Negli anni passati i Laboratori si sono occupati dei test di caratterizzazione e di qualifica di:
- Rivelatori a strip di silicio per gli esperimenti su palloni stratosferici WIZARD (lanciati dal Nuovo Messico, USA, e da Lynn Lake in Manitoba, Canada) e su satelliti NINA e PAMELA (nell’ambito di una collaborazione Russia-Italia);
- Rivelatori a microstrip per gli esperimenti BABAR (presso Stanford Linear Accelerator Center, SLAC), ALICE (presso il Large Hadron Collider, LHC, del Conseil Européen pour la Recherche Nucléaire, CERN), LIMADOU (per il China Seismo-Electromagnetic Satellite, CSES) e BELLE2 (presso il Kō Enerugī Kasokuki Kenkyū Kikō, KEK);
- Rivelatori edge-on a microstrip per un prototipo di strumento per imaging radiografico X (SYnchrotron Radiation for MEdical Physics, SYRMEP) presso Elettra Sincrotrone Trieste
- Rivelatori a deriva in silicio lineari di grande area per l’Inner Tracking System dell’esperimento ALICE (LHC, CERN) che sono stati sviluppati a Trieste in collaborazione con Canberra Industries (ora Mirion) che ne hanno realizzato la produzione
- Rivelatori a deriva di silicio lineari di grande area ottimizzati per la misura di raggi X molli (da 2 keV a 50 keV) per applicazioni di imaging e spettroscopia nello spazio (proposta LOFT per le call M3 e M5 dell’European Space Agency, ESA, proposta eXTP per la Chinese Academy of Science, proposta STROBE-X per la call di missioni Probe della NASA)
- Matrici di rivelatori a deriva spettroscopici per la misura di raggi X in ambito spaziale (HERMES finanziato dalla European Commission Horizon 2020 program, THESEUS proposto per le call M5 ed M7 di ESA), per applicazioni presso sincrotroni (rivelatore SESAME da 64 celle per la linea di fascio BM08 - XAFS/XRF del Sincrotrone SESAME in Giordania, rivelatore AXPiDe per la linea di fascio XAFS di Elettra Sincrotrone Trieste, rivelatori per la linea di fascio TwinMic di Elettra Sincrotrone Trieste), per applicazioni legate ai beni culturali (prototipo di rivelatore per il LABEC)
- Rivelatori a deriva a pixel, PixDD, sviluppati per il progetto premiale ADAM come rivelatori di piano focale di telescopi di raggi X per applicazioni spaziali e di altri prototipi di dispositivi a semiconduttore, dal 2002 realizzati in collaborazione con il Centro Sensori e Dispositivi della Fondazione Bruno Kessler di Trento.
I Laboratori dispongono anche di una camera climatica per test in condizioni di temperatura e umidità controllate (-60°C, +150°C) e di microscopi per ispezioni e montaggi (compreso un microscopio metallografico ad altissimo ingrandimento).
Infine, i Laboratori si occupano anche di realizzare montaggi con microsaldatura a ultrasuoni di dispositivi a semiconduttore ed elettronica integrata attraverso l’uso delle macchine di microsaldatura a filo di alluminio e/o a filo d’oro in dotazione della Sezione:
- Wedge Bonder automatico Palomar 2470-V
- Wedge Bonder manuale Kuliche&Soffa 4123, filo di Alluminio 25 um
- Wedge Bonder manuale “deep access Kuliche&Soffa 4523, filo di Al 17 (25) um
- Ball Bonder Kuliche&Soffa 4700, filo d’oro 25 um