È ben noto che le equazioni di Maxwell nel vuoto sono lineari: il principio di sovrapposizione è valido per i campi elettromagnetici. E tuttavia, il principio di indeterminazione di Heisenberg, consente al vuoto di fluttuare, producendo così coppie di particelle virtuali che, se cariche, comportano l'esistenza di effetti non lineari nella propagazione della luce, come ad esempio la diffusione luce-luce, mediata da un diagramma a quattro vertici. In virtù di ciò, in presenza di intensi campi elettrici o magnetici, la velocità dei fotoni è diversa da quella della luce nel vuoto, e lo stesso vuoto si comporta come un mezzo birifrangente. Anche ipotetiche particelle neutre con accoppiamento a coppie di fotoni potrebbero consentire interazioni fotone-fotone, e quindi comportare effetti non lineari; in particolare il vuoto sarebbe anche dicroico.
L'esperimento PVLAS, il cui nuovo setup è in corso di montaggio presso il Dipartimento di Fisica dell'Univ. di Ferrara, ha proprio lo scopo di misurare sia la parte reale che quella immaginaria dell'indice di rifrazione della luce in presenza di un campo magnetico intenso. L'INFN di Trieste collabora attivamente a questo nuovo setup, che potrebbe portare alla prima osservazione di questo minutissimo ma fondamentale effetto previsto dall'elettrodinamica quantistica.
(Testo tratto da df.units.it)