Una ricerca nell'ambito dell'imaging avanzato con i raggi-X, guidata da ricercatori dell'Università di Trieste, è stata oggetto di una recente intervista su Physics World, la rivista dell'Institute of Physics.
La ricerca, pubblicata su Physics in Medicine and Biology (Brombal et al. 2024), riguarda la combinazione, prima nel suo genere, di due metodi di immagine all'avanguardia: la tomografia spettrale e l'imaging a contrasto di fase. La prima consente la quantificazione della densità dei materiali in tre dimensioni, il secondo permette di aumentare la visibilità dei tessuti molli, scarsamente visibili con tecniche convenzionali. L'utilizzo simultaneo delle due tecniche ha consentito di ottenere delle mappe tridimensionali quantitative ad alta risoluzione spaziale (0.02 mm) ed alta sensibilità in concentrazione (pochi mg/ml).
Lo studio ha coinvolto un team internazionale composto da ricercatori dello University College London (Regno Unito) e dell'Helmholtz Zentrum di Monaco di Baviera (Germania), oltre che dei Dipartimenti di Fisica (DF) e di Ingegneria e Architettura (DIA) di UniTS, ed è stato condotto presso il Sincrotrone Elettra nella linea di luce dedicata alle applicazioni di Fisica Medica SYRMEP e co-finanziato dall’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (INFN).
Come riportato nell'intervista, il prossimo passo nella ricerca, supportata dai fondi del PNRR, sarà la traslazione di questa tecnica in un sistema compatto e la sua applicazione a casi scientifici di interesse biomedico, primo tra tutti la ricerca sullo sviluppo di malattie osteoarticolare.
Nella figura: Immagine tratta da Brombal et al. (2024) che mostra un rendering ad alta risoluzione in cui sono chiaramente visibili le componenti vascolare, ossea e di tessuti molli.