Il prof. Guido Barbiellini Amidei, figura di spicco nel panorama della fisica internazionale, già Direttore della Sezione di Trieste dell'INFN e Professore Ordinario di Fisica Generale presso la Facoltà di Ingegneria dell'Università degli Studi di Trieste, si è spento il 15 novembre.
Riassumere in poche righe la personalità e il profilo scientifico, nonché il lato umano, di Guido Barbiellini è impossibile. Nel suo periodo di lavoro giovanile presso i Laboratori Nazionali di Frascati dell'INFN, Guido Barbiellini è stato una figura chiave per l'ideazione e la realizzazione dell'acceleratore di particelle DAFNE, in servizio ancora oggi. Successivamente, Guido è stato tra iresponsabili dell'esperimento DELPHI all'acceleratore LEP (Large Electron Positron Collider) al CERN di Ginevra. Dal 1987 fino alla quiescenza è stato Professore Ordinario di Fisica Generale presso la Facoltà di Ingegneria dell'Università di Trieste, nonché Direttore della Sezione INFN di Trieste dal 1991 al 1997. A Trieste, la sua attività di ricerca si era rivolta principalmente allo studio della radiazione cosmica di alta energia. È stato co-principal investigator dell'esperimento AGILE e tra i membri fondatori dell'esperimento Fermi Large Area Telescope, entrambi volti allo studio della radiazione cosmica gamma ed entrambi impieganti i rivelatori al silicio, proposti proprio dal professor Barbiellini per applicazioni spaziali sin dal 1987.
Guido Barbiellini Amidei lascia un vuoto impossibile da colmare, ma contemporaneamente lascia anche una grande eredità, fatta di intuizioni, entusiasmo, passione per la fisica e per la ricerca e, soprattutto, del ricordo di una persona che ha saputo ispirare generazioni di studenti e ricercatori.
Alla famiglia vanno le più sincere e sentite condoglianze da parte di tutto il Personale della Sezione INFN di Trieste.