È iniziata la prima lunga raccolta dati da collisioni ultrarelativistiche di ioni pesanti di Run 3 a LHC: martedì 26 ottobre intorno alle 20:00 sono stati dichiarati i fasci stabili per le collisioni ultrarelativistiche di Piombo [1] ed i 4 esperimenti di LHC sono stati in grado di iniziare immediatamente a registrare le collisioni. Rispetto a Run 2, i nuclei di Piombo stanno collidendo con un'energia maggiore pari a 5,36 TeV per coppia di nucleoni (rispetto ai 5,02 TeV precedenti) e il tasso di collisione è aumentato di un fattore 10.
L'obiettivo fisico primario è lo studio dello stato della materia noto come Plasma di Quark e Gluoni (QGP), si ritiene che l’Universo si sia trovato nello stato di QGP fino a un milionesimo di secondo dopo il Big Bang. Questo stato può essere ricreato in laboratorio nelle collisioni di ioni pesanti ad energie ultrarelativistiche come ad LHC e si prevede che l’attuale presa dati di collisioni di ioni pesanti porterà progressi significativi nella comprensione del Plasma di Quark e Gluoni. Oltre ai parametri migliorati dei fasci di ioni di piombo, sono stati apportati miglioramenti significativi agli esperimenti che rivelano e analizzano le collisioni.
ALICE, l'esperimento di LHC che si concentra principalmente sugli studi sul Plasma di Quark e Gluoni, sta ora utilizzando una modalità completamente nuova di raccolta dei dati, memorizzando tutte le collisioni senza selezione, con il risultato di registrare fino a 100 volte più collisioni al secondo. Inoltre, l'efficienza e la precisione nella ricostruzione delle tracce delle particelle sono aumentate grazie all'installazione di nuovi rivelatori e all'aggiornamento di quelli esistenti. In particolare, il gruppo ALICE di Trieste, formato da 10 ricercatori del Dipartimento di Fisica e dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare, ha svolto un ruolo cruciale nella costruzione del nuovo Inner Tracking System (ITS2), un sistema di tracciamento interamente basato su sensori di silicio realizzati nella tecnologia di frontiera MAPS, ovvero a pixel monolitici attivi, che ricopre un’area di 10m^2 con 12.5 miliardi di pixel con meno di 30 um di lato. Membri del gruppo sono attualmente impegnati nelle operazioni e nel controllo qualità dei dati provenienti da questo rivelatore innovativo.
[1] https://home.cern/news/news/experiments/lhc-lead-ion-collision-run-starts