L'esperimento ALICE
ALICE (A Large Ion Collider Experiment), è uno dei più grandi esperimenti al mondo dedicati allo studio della materia nucleare in condizioni estreme di densità ed energia.
L'esperimento è situato al CERN di Ginevra (European Laboratory for Nuclear Research) e coinvolge una collaborazione internazionale di oltre 2200 membri tra fisici, ingegneri e tecnici, includendo circa 200 studenti, provenienti da 171 istituti da 40 Paesi. La collaborazione include diverse Università Italiane e Sezioni INFN: Alessandria, Bari, Bologna, Brescia, Cagliari, Catania, Padova, Pavia Salerno, Torino, Trieste e i Laboratori Nazionali di Frascati, per un totale di circa 200 fisici e tecnologi, inclusi circa 20 studenti di Dottorato.
ALICE è ottimizzata per lo studio delle collisioni di ioni pesanti ad energie ultra relativistiche. Alle temperature e densità di energia raggiunte in queste collisioni, si verifica una transizione di fase dalla materia adronica ordinaria ad uno stato caratterizzato da quarks e gluoni liberi, chiamato Plasma di Quark e Gluoni. La stessa transizione di fase si presume abbia avuto luogo nell'Universo primordiale, circa un milionesimo di secondo dopo il Big Bang, ed entri attualmente in gioco nel nucleo delle stelle di neutroni.
Il rivelatore ALICE
Il rivelatore ALICE è situato ad una profondità di circa 50 m sotto la crosta terrestre, lungo l'anello dell'acceleratore LHC. Il rivelatore ha un'altezza di 16 m, lunghezza di 26 m e un peso di circa 10 000 tonnellate.
L'apparato sperimentale di ALICE è suddiviso in un rivelatore centrale e in uno spettrometro per muoni. Il rivelatore centrale è costituito da più sotto-rivelatori deputati a identificare le particelle, a ricostruirne il percorso, a misurare la loro energia e ad effettuare studi di molteplicità e di produzione di fotoni durante le fasi di formazione del QGP. Lo spettrometro per muoni è deputato allo studio specifico dei decadimenti in muoni degli stati di quarkonia.