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1. Banco di prova per analisi dei rivelatori
2. Il micromanipolatore e la relativa strumentazione
Per le sue realizzazioni il laboratorio mantiene contatti produttivi con industrie in Italia ed all'estero; tra le altre citiamo: AEROSTUDI (Trieste, Italia), AME (Norvegia), CANBERRA (Belgio), IMEC (Belgio), LABEN (Milano, Italia), LEPSI (Francia), MICRON SEMICONDUCTOR (Gran Bretagna), MIPOT (Cormons, Italia), ORION (Cormons, Italia), SINCROTRONE (Trieste, Italia), SINTEF (Norvegia), SGS THOMPSON (Catania, Italia).
3. Lo strumento per le microsaldature ultrasoniche
4. Stazione HP per il controllo degli strumenti | Nella fisica sperimentale le caratteristiche della materia elementare e le sue interazioni devono essere misurate con la massima precisione. Nello stesso tempo, metodi sperimentali innovativi concepiti per specifici problemi di fisica hanno trovato applicazioni rivoluzionarie in campi come la chimica, la medicina e la biologia. In continuo e velocissimo progresso, la sofisticata tecnologia dei semiconduttori è certamente l'area di crescita più ricca di potenziali sviluppi ed applicazioni in campo scientifico. Il laboratorio per lo sviluppo dei rivelatori di silicio dell'INFN ha mosso i primi passi a Trieste nel 1990 nell'ambito di un progetto chiamato WIZARD dedicato allo studio della componente di antimateria dei raggi cosmici; un ambizioso programma di esperimenti nello spazio con palloni stratosferici e satelliti che richiede tecnologie raffinate ed affidabili. Sulla attività iniziale si sono poi innestati altri progetti di sviluppo come SYRMEP (SYnchrotron Radiation for MEdical Physics) per realizzare un prototipo di rivelatore di raggi X per immagini radiografiche, e DSI (Drift SIlicon) per lo sviluppo di un rivelatore di energia e posizione basato sul principio della deriva dei portatori di carica nel silicio. A questi progetti ne sono seguiti altri, tutti di rilievo nel contesto internazionale, che verranno descritti brevemente qui di seguito. Lo scopo è quello di illustrare i potenziali scientifici ed applicativi delle tecniche in uso nel laboratorio. Ricco di strumentazione avanzata e completa, il laboratorio ha manifestato una naturale disponibilità ad offrire la propria struttura ed esperienza per collaborare a progetti di sviluppo ed applicazione delle tecniche di rivelatori e sensori a stato solido. Nel laboratorio, disponibile come facility, coordinando gli sviluppi in corso con quelli proposti, si fornisce un supporto tecnico e specialistico. Il gruppo che segue il laboratorio è composto da: Dott. A. Vacchi - Responsabile scientifico del laboratorio e responsabile locale dell'esperimento WIZARD. Dott. V. Bonvicini - Sviluppi di elettronica e rivelatori. Dott. A. Rashevsky - Sviluppi di rivelatori. Sig. N. Zampa - Coordinatore e responsabile tecnico. Sig. F. Fratnik - Collaboratore. Il laboratorio silici integra fruttuosamente la sua attività con il laboratorio di elettronica. Questo è completamente attrezzato per il progetto e la realizzazione di prototipi. Il laboratorio comprende, oltre alla strumentazione di base:
* Un recente impegno sperimentale ha promosso l'espansione del laboratorio: questa parte resta dedicata all'esperimento BaBar, con alta priorità per la fase costruttiva dell'esperimento.
Sede del Laboratorio: Istituto Nazionale di Fisica Nucleare - Sezione di Trieste c/o Area di Ricerca - loc. Padriciano, 99 - 34149 Trieste tel. +39.40.3756236/3756224 - fax +30.40.3756258 E-mail: Andrea.Vacchi@ts.infn.it | |||||